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Philosophy

Ogni clown è consapevole del proprio obiettivo artistico e sociale: raggiungere il destinatario e migliorarne lo stato di benessere.

La funzione terapeutica della risata è sempre la stessa: rendere felici, condurre lo spettatore in uno stato migliore, positivo, con tutte le conseguenze oggettive e soggettive che questo stato d’animo comporta.

Ogni spettacolo è una formula magica, una ricetta con ingredienti vari studiata per aprire un piano di scambio profondo con lo spettatore: ridere autorizza il performer a muoversi sul piano della complicità e dell’emotività: ci capiamo, siamo uguali, possiamo condividere un percorso assieme;

Esorcizzare, provocare, far tenerezza, sorprendere…L’esercizio condiviso dell’emozione, l’ottovolante di sensazioni pesanti e leggere, permettono di liberarsi da tensioni, giornate pesanti, accumuli di stress, pensieri controproducenti.

In una parola: rende felici.

Forma

Il linguaggio del clown mi permette di fare ricette sempre diverse per raggiungere lo stesso risultato, trovando le strade e gli stili più variegati per raggiungere più destinatari possibili e muovere loro emozioni.

Semplice è difficile. Ho scelto il clown come linguaggio più consono all’universalità della comprensione:

la sua semplicità, in quanto sintesi, richiede un lavoro molto più complesso di come appare nel suo risultato.

Qualsiasi disciplina artistica può essere tradotta  secondo il linguaggio del clown.

In 15 anni di spettacoli, performances, regia e formazione, ho affrontato circo, teatro, danza, musica, giocoleria, visual comedy, sport, grafica e comunicazione… ogni volta con storie, situazioni, personaggi e generi diversi.

History

La mia storia comincia con l’improvvisazione teatrale. Per la prima volta incontro una disciplina teatrale ad alto tasso di adrenalina in scena, e non riesco più a fare a meno.

Se l’improvvisazione teatrale era per me un mare di possibilità, quando ho scoperto il clown è stato come per la prima volta vedere l’oceano. 

La mia storia di clown, performer e regista viene dall’esperienza diretta e dal confronto con i principali riferimenti di quello che chiamiamo nuovo clown, una forma espressiva che persegue gli stessi identici obiettivi del clown tradizionale secondo altri costumi e stili, tutt’ora in sviluppo e ricerca. Jango Edwards, Johnny Melville, Carlo Colombaioni, Paolo Nani, Laura Hertz, Peter Shub, Philip Radice ed altri sono la base su cui ho potuto sviluppare il mio personale percorso di clown: formazione ed immediata esperienza sono state la strada maestra per crescere in questi 15 anni di presenza attiva sul campo, attraverso esperienze locali e internazionali, workshops, performances e spettacoli in innumerevoli situazioni, completamente diverse: spettacoli per festival di strada, arte di strada libera, teatri, locali, circhi contemporanei.

Ho partecipato ad infiniti varietà in qualità di performer, ne ho organizzato altrettanti, creato spettacoli, condotto serate, animato feste pubbliche, eventi aziendali, cofondato la compagnia Duodorant da cui sono nati 4 spettacoli, creato collettivi, cofondato l’associazione Arterego dedicata al nuovo Circo e alla comicità. Ho diretto spettacoli clown di altri performer, li ho rimontati, aggiustati, creati da zero, limati, reinventati. Tutto ciò mi ha permesso di portare il clown alle nuove generazioni, formare nuovi artisti, creare spettacoli e dirigere progetti per altri. Io, così come la mia storia, siamo in continua evoluzione. Continua…

WALL OF FAME